Alone, Alla mercé del pericolo

Lilyan camminava sola, sovrappensiero.
I rossi capelli legati in una treccia che le scendeva morbida sulla schiena, ornata da nastri dorati.
Dalle labbra usciva un flebile suono, mentre lo sguardo color ametista era perso nel vuoto.
Il rumore sommesso dei passi sul fitto 'pavimento' {//non sapevo come dire} di foglie morte che si era formato, mentre una nebbiolina inquietante l'avvolgeva amaliatrice.
Le labbra appena dischiuse e un leggero vento stranamente caldo a soffiarle sul viso greco.
Il mantello nero pece, tenuto ferma da una spilla argentea a forma di giglio, ondeggiava lentamente sotto il passo della ragazzina, ingenua nel suo lento avanzare.

Denzel apparì di fronte all'incantatem, con la bacchetta in pugno.
Salve disse con un sorriso maligno.

La bambina inarcò un sopraciglio, facendo scivolare la manina sotto il mantello, mentre afferrava velocemente la bacchetta.
Nessuna risposta, mentre lo osservava.
Il buio lo nascondeva in gran parte, impedendole la completa visuale dell'uomo.

Chi sei?

Sibilò. Lo sguardo saettava veloce, cercando qualche dettaglio a cui aggrapparsi, ma senza riuscire ad individuare con precisione l'identità dell'uomo.

Sono colui che regnerà sul male
Rispose tranquillamente, guardandola.

Strinse la bacchetta.
Non riusciva a vederlo, ma ne sentiva la presenza.

Oh... mai pensato di pubblicare un libro?

Osservò, mentre ghigno sottile le si dipingeva sulle labbra, sedendosi su una tomba, pronta a difendersi da qualsiasi attacco.
Di intavolare una battaglia non ne aveva voglia, e da sola non avrebbe avuto senso.
Non in quel momento..

Voglio vedere se avrai ancora volglia di fare battute, da morta
Rispose alzando la bacchetta e preparandosi ad attaccare.

Lo sguardo rimane immutato, ma nella voce c'è una leggera nota divertita.

Mi ucciderai o grande signore delle tenebre?

Ride appena, sommessamente.
La bacchetta estratta da sotto il mantello, pronta a difendersi da qualsiasi attacco.

Veramente non ho voglia di perdere tempo... ma è da un po' di tempo che non mi diverto
Rispose guardando la bacchetta della ragazza.
Expelliarmus mormorò.
Probabilmente non avrebbe funzionato, perchè la bacchetta era ancora nascosta, ma provò, per mettere alla prova la fortuna della ragazza.
Prima, però, soffrirai...

Come previsto dal mago l'incatesimo non funziò, schivato con abilità dalla ragazzina.
Veloce e abile.
Ecco come la definivano solo due anni prima.
Un movimento impercettibile, con la coda dell'occhio Lilyan l'aveva individuato per pochi secondi.
Veloce si voltò, pensando velocemente.

Esilio

Soffiò appena.
La bacchetta puntata verso di lui.

Lasciò andare la bacchetta senza muoversi.
Accio bacchetta disse.
La bacchetta gli tornò in mano. Aveva notato che la ragazza era molto veloce, quindi per colpirla avrebbe dovuto essere più veloce di lei... oppure lei doveva essere più lenta.
Impedimenta

La ragazza sentì improvvisamente i muscoli paralizzarsi.

//Pensiero Censurato//

Che altro poteva fare?

Protego!

Uno scudo l'avvolse per qualche secondo, il tempo per pensare.

Le serviva qualcosa.
Qualcosa che gli impedisse di colpirla.
Pastoia? No. Non era così stupido.
Stupido. Già.. qualcosa di stupido... che non si aspettava.

Rictusempra

Sibilò.

"Eh??" pensò appena prima di essere colpito. Resistette alla tentazione di ridere e urlò
MUFFLIATO! Ora la ragazza non avrebbe sentito gli incantesimi pronunciati da Denzel

L'incantesimo stava svanendo, mentre i muscoli della ragazza tornavano agili e scattanti.
Il fastidioso ronzio continuava nella sua testa, senza che riuscisse a scacciarlo.

Che scrauso! Ha bisogno di un'incatesimo per nascondere i suoi incatesimi!

Sogghignò.
Si assicurò di prendere con estrema precisione la mira.

Pietrificus Totalus

Il sorriso si allargò, vedendo l'incatesimo che andava in rete.
Incantesimi non verbali... utili davvero.

Finite incantatem disse, annullando il rictusempra. si buttò a terra per schivare l'incantesimo.
Le inviò un messaggio telepatico
"Ora basta giocare"
Era nel pieno delle forze. Si avvicinò a lei e mormorò
Crucio ma prima disattivò il muffliato

Lilyan lasciò cadere la bacchetta, contorcendosi al suolo.
Si morse le labbra, ma non emise un fiato.
Non un sommesso lamento.
Negli occhi l'odio, mentre il dolore avanzava.
I capelli sciolti e il mantello lontano da lei. Le labbra socchiuse, ma rimase silente.